martedì 28 giugno 2011

Canestrelli

                                  

Da un po’ di tempo seguo il blog di Mariabianca “Panza e Presenza” e spesso sono sorpresa dalle sue ricette innovative ma anche di grande tradizione.
E’ sul suo blog che ho trovato questa ricettta dei canestrelli, dolcetti che non avevo mai fatto e che ho trovato gustosissimi, con una consistenza particolarmente friabile.
Ecco la ricetta, quasi come l’ha  scritta Mariabianca ... La forma è quella che ho trovato più adatta al mare, ma andate a vedere la perfezione dei suoi canestrelli !

                                           

Ingredienti

250 g di farina 00
250 g di maizena (oppure fecola di patate)
5 tuorli di uova sode
300 g di burro a pezzettini
Un pizzico di sale
125 g di zucchero al velo
Una bustina di vanillina


Preparazione

Bollire le uova e poi passare al setaccio i tuorli . Mettere tutti gli ingredienti in una ciotola ed impastare con le mani il più velocemente possibile (come per la frolla).
Formare un panetto ,avvolgerlo in pellicola trasparente e metterlo in frigorifero per almeno trenta minuti.
Trascorso il tempo,stendere la pasta abbastanza spessa (questo è importante per la buona riuscita del dolce) e ritagliare dei fiori usando l’apposito stampo per canestrelli. (io ne ho fata una versione marinara …)
Disporre i dolci in teglia su carta forno ed infornare a 170° per circa venti minuti.
I canestrelli devono rimanere bianchi e non colorire. Si conservano a lungo chiusi in una scatola.

Ancora fioriture a Pantelleria.
Gigli
Bouganville a Martingana
Geranei

Mirto fiorito
Mesambrianthemum



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mercoledì 22 giugno 2011

Vellutata di zucchine


Una mano esperta  e amica quest’anno mi ha fatto trovare l’orto già impostato con tante verdure. Mi sento fortunata a poter andare là a servirmi di zucchine, pomodori,  cipolle, sedano, basilico, e arriveranno anche melanzane, peperoni…
Raccogliere e cucinare… tutto sembra più buono e sicuramente lo è.
Adesso è il momento delle  zucchine che crescono così velocemente che non si riesce a stargli dietro. Le zucchine che si coltivano a Pantelleria sono  ovali e un po’ cicciotte, e sono dolcissime.
Le zucchine, ma anche i pomodori, crescono senza essere innaffiate, l’umido della notte basta e quando il sole diventa feroce e il caldo si farà sentire …la produzione finisce. Dunque queste zucchine si gustano adesso e poi basta.

Qui l’acqua è un bene prezioso,  e non la si può utilizzare per le zucchine e queste crescono in abbondanza, ma veramente in abbondanza, data la fertilità della terra vulcanica e l’umidità della notte, al massimo  fine alla fine di giugno.
Nella maggior parte di Pantelleria non c’è  l’acquedotto e anche da noi l’acqua arriva con le cisterne, e quando ci sono tanti turisti e c’è molta richiesta,  questa non viene dissalata bene, così che i fiori e le verdure poi non possono usufruirne.  Dunque anche per questo non si annaffia.
Il problema dell’acqua è antico,  a Rekhale c'è traccia di un piccolo letto di ruscello segno che in passato c’era acqua sorgiva, ma comunque già  i romani hanno costruito qui, su un promontorio che domina il porto,  un grosso numero di  cisterne, con un sistema di vasi comunicanti elaborato,  per resistere agli assedi e per poter vivere.
Gli isolani, ancora oggi,  hanno un rispetto e un’attenzione a non sprecare l'acqua il più possibile.
E concedetemelo, non è quello che dovremmo fare tutti ? 
Sull’isola qualcuno cerca di continuare la produzione dei pomodori, mettendo accanto alla pianta una mezza pala di fico d’India, oppure proteggendo le piante con felci raccolte sulla Montagna Grande, oppure coltivandole in serra per proteggere le piante dal sole.
Ma come dice la persona che mi ha fatto l’orto  “quando una pianta ha dato è inutile volere di più…”  dunque dopo essere stati sommersi da zucchine e pomodori, avremo un fermo biologico. Non  si può forzare una produzione, non c’è acqua per farlo.

Le  zucchine le facciamo in mille modi, ma trovo che la crema di zucchine sia il piatto più buono, è semplicemente un passato, ma delizioso.

Si fa andare un po’ di cipolla in poco olio,  poi si aggiungono le zucchine a pezzetti con poca acqua, si sala e si lascia cuocere per 30 minuti. Infine si frulla.

L'orto. 
Sul palo c'è una casetta per i pipistrelli (mangiano 2.000 zanzare per notte ! Se solo si decidessero ad abitarla !!)
                              

                              








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sabato 18 giugno 2011

Sorbetto di lime e pepe di Szechuan


Prima di passare alla ricetta avrei bisogno di condividere un problema, sperando che qualcuno di voi mi sappia dare un'indicazione risolutiva.
Facendo nuovi post non riesco più a visualizzare le foto recenti. Ho utilizzato anche Google Chrome (e in passato ho risolto in questo modo) adesso invece no...... Qualcuno mi può aiutare ??? Speriamo....


Questa è una ricetta di qualche tempo fa... vi ricordate quando sono andata allo spaccio della  ditta McGarlet  a Bergamo? Ebbene ho comprato una cassettina di lime .... ed ecco che cosa ne ho fatto.

Questo sorbetto è estremamente digestivo, non è un dessert è da proporre dopo i formaggi e prima di un buon  dolce. La nota agrumata del pepe di Szechuan è in perfetta armonia col sapore del lime e un filo d’olio rende tutto più delicato. 




Ingredienti

Lime 1 litro di succo
Zucchero gr 150
Un filo d’olio
pepe di Szechuan in polvere


Preparazione

Montare il sorbeto con la gelatiera , oppure mettere il l’infuso in freezer e mescolarlo bene ogni mezz’ora fino a quando non risulterà cremoso



Ancora qualche foto di Pantelleria 
Vigne.
Perfettamente pulite, spesso a mano perchè non è possibile portare i macchinari sui terrazzamenti  scoscesi.
 Intervallate da filari di frumento
 Colonizzate dai papaveri
E giovani piantagioni  di zibibbo con protezioni anti-coniglio.
Cosa darei per avere quei fiorellini viola nel mio giardino !!!


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sabato 11 giugno 2011

Salsa di capperi

                             


Ci sono ricette, e in questo caso salse, che racchiudono storia, sapori , profumi, aromi di una terra.
Questa salsa ha come ingrediente principale i profumati capperi che tappezzano tutta l’isola, i pomodori secchi che si vedono in qua e là stesi ad asciugare sui cannicci, le olive che nell’isola vengono prodotte da olivi alti un metro e distesi sul terreno al riparo dal vento dietro muretti neri di pietra lavica, e poi acciughe di questo mare così turbolento, sempre mosso.
Forse manca un tocco di origano per completare gli ingredienti del territorio.

Ingredienti

Capperi di Pantelleri sotto sale 250 gr
Pomodori secchi 40 gr
Olive verdi 25 gr
Acciughe 15 gr
Peperoncino
Olio 200 gr


Preparazione

Mettere a bagno i capperi per qualche ora per togliere il sale, cambiando l’acqua qualche volta.
Strizzarli bene e poi frullare tutti gli ingredienti.

Sul blog di Benedetta  “A pranzo con Bea” ho visto la  recensione  del libro di Grazia Cucci e Gianni Busetta  “La cucina di Pantelleria – Tradizione e innovazione” Campo editore e ancora prima di partire sapevo che una volta arrivata a  Pantelleria  l’avrei acquistato e così è stato.
Questa ricetta è tratta da questo bellissimo libro, pieno di ricette profumate e di foto suggestive.


E ancora qualche fioritura dell'Isola.
Fico d'India
Violacciocche
Nasturzi
Viali di cisti.



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lunedì 6 giugno 2011

Coniglio sott'olio


Qui a Pantelleria spesso arrivano amici e parenti a trovarci e nei giorni che precedono questi arrivi  mi sento una formichina che lavora, lavora e mette via. Preparo qualcosa prima che mi potrà essere utile poi.
Ho messo sott’olio ben due conigli, e  questa tenera polpa mi sarà d’aiuto per qualche pranzo  o cena futura. 
La servo in insalata con  fagiolini,  pomodori affettati e patate bollite, origano …
Oppure con sedano e  carote a pezzetti appena sbollentati in acqua e aceto …

Ingredienti

Coniglio 1
Sedano 2 gambi
Carote 2 piccole
Cipolla
Foglie di alloro
Spicchi d’aglio sbucciati
Salvia
Rosmarino
Chiodi di garofano
Sale e pepe in grani
Vasetti ermetici


Preparazione

Cuocere il coniglio in acqua salata con due gambi di sedano, due carote, la cipolla con tre chiodi di garofano infilzati, un rametto di rosmarino, una foglia di alloro e grani di pepe.
Cuocere per un’ora e lasciar raffreddare. Quando è ancora tiepido  togliere la polpa dalle ossa. Asciugare bene la polpa che verrà poi disposta a strati nei vasetti.
Mettere un po’ d’olio in fondo al vasetto, poi uno strato di polpa, qualche spicchio d’aglio, ancora coniglio, aggiungere olio e uno strato di foglie di salvia e una foglia di alloro lateralmente, pepe in grani  …e continuare così. Coprire con olio e chiudere bene.
I vasetti adesso vanno pastorizzati.
Mettere in una pentola grande dei cucchiai sul fondo, poi un asciughino e metterci sopra  i vasetti avvolti in un panno. Ricoprire d’acqua e far bollire per 30 minuti. Lasciar raffreddare nella loro acqua.
Si conservano a lungo …. Ma finiranno prima !

Ecco ancora delle fioriture. Nella zona del Bue Marino è pieno di violacciocche fiorite.

 In giro, adagiate sopra a muretti, completamene incostudite fioriscono delle rose bianche, si vedono in tanti posti.
 Per la gioia delle marmellate che farò, stanno fiorendo le more.
 Le fioriture dei cisti sono uno splendore.


 E l'isola è piena anche di bocche di leone rosa.


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giovedì 2 giugno 2011

Fiori di zucchina panteschi




Capitano cose strane  a Pantelleria. Spesso ci sono persone che si trasferiscono qui rapite  dalla bellezza dei posti, dalla vita che ha modi e ritmi tutti suoi, dalle persone dell'isola  e dalla tranquillità. Qui si  sono trasferiti artisti, giardinieri, commercianti….e adesso anche un chef.
Peter  Lambert si è trasferito, con moglie e figlia,  da qualche mese a Pantelleria.
Peter  viene da New York dove lavorava come personal chef presso famiglie dell’èlite  di Manhattan.  Durante una cena, e  anche durante l'evento Cantine Aperte,  lo abbiamo guardato con  curiosità  e abbiamo assaggiato curiosi  i suoi piatti; è bravissimo e mi ha entusiasmato l’uso che fa dei  sapori, delle verdure  dell’isola. I suoi fiori di zucca fritti erano un trionfo di sapori e profumi.
E stiamo aspettando la sua cena di pesce !!!!
Ispirandomi ai suoi fiori di zucca  ho cucinato questi...che vagamente li ricordano !
Questo è il blog  pantesco di Peter Lambert 


Ingredienti

Fiori di zucca 7-8
Capperi sotto sale 2 cucchiai
Finocchio selvatico cime tenere, un piccolo mazzo
Origano
Conza
Farina 3 cucchiai
Uova 2
Olio, sale

Preparazione

Tenere i capperi in acqua per almeno un paio di ore e sciacquarli bene.  Tritare capperi, finocchio con  quattro cucchiai di conza .  Sbattere le uova e metterne un quarto nel  composto tritato e amalgamare. I capperi restano sempre un po’ salati ed è probabile che non occorra salare. Verificare.
Mescolare  le restanti uova con la farina e un pizzico di sale..
Lavare i fiori di zucca,  e togliere il picciolo interno. Riempire i fiori con l’impasto, arrotolare  su se stesse le punte dei fiori e  avvolgerli con l’impasto di uovo e farina.
Friggerli in olio caldo e servire subito !

Già,  dovrò dare qualche dritta sulla conza. Qui si mette un po’ ovunque, sulle verdure da grigliare, e in particolare sulla pasta prima di portarla in tavola, magari con l’aggiunta di prezzemolo fresco tritato.

Conza

Tostare bene in una padella  pane grattugiato e mandorle tritate (approssimativamente potrebbe andare bene 250 gr del primo e 100 gr di mandorle) con 4 cucchiai  d’olio , sale e peperoncino.



                             



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