lunedì 4 settembre 2017

Meduse fritte


Quest'anno le abbiamo viste raramente ma ogni tanto è quasi inevitabile incontrarle.
Medusa Pelagia noctiluca, che la notte brilla nel mare, una poesia.....
Ma di giorno se le incontri solo il prenderle col retino ci dà un piccolo riscatto dal fastidio di una nuotata guardinga...
Fritte ricordano il sapore di un totanino, un'anima morbida morbida e un fuori croccante. Da provare !

                                

Ingredienti

6 litri di acqua circa
20 meduse a testa
mezzo litro aceto
sale 1 cucchiaio

per la pastella:
amido di mais 1 cucchiaio
curcuma 1 cucchiaino
sale


Preparazione

Le meduse vanno portate a casa in un secchio con acqua di mare.
Scolarle  con un colino e metterle a bollire per circa10 minuti in una pentola abbastanza grande  con acqua e aceto,
Scolarle e lasciarle raffreddare distese su un asciughino.
E' impressionante come in cottura riducano il loro volume.

                                   

Fare la pastella aggiungendo un po' di acqua per arrivare ad una consistenza leggermente più densa dello yogurt. La curcuma ha solo il compito di dare un "colorito" al nostro fritto.
Friggere in olio di arachide.


19 commenti:

  1. Ricetta particolare davvero, e molto invitante!

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  2. Lo confesso non ho mai pensato che le meduse si potessero mangiare ma l'idea è allettante la prossima vacanza di mare, sarò alla loro caccia

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  3. Per me è una cosa nuova, non sapevo che si potessero mangiare e che hanno un sapore simile ai totani. C'è sempre da imparare ^_^
    P.S. Oddio come diventano piccine...

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  4. Da te sempre novità.
    Penso ai nostri bagni in quel limpido mare di Pantelleria.....che bellezza.....

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  5. La prima volta che sento che le meduse si possono mangiare, sai essere sempre regalarci qualcosa in più

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  6. Le ho fatre stasera. Io però le cucino così. Lascio solo l'ombrullo, lo s bollente e lo infarinata e poi lo frigo. Squisite.

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  7. Ma tu le friggi con tutti i tentacoli urticanti?

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  8. Si , con anche i tentacoli perchè la sostanza urticante se ne va bollendole ... di dove sei ? dove hai trovato le meduse ? Cucini anche tu la pelagica noctiluca, quella rosa lunga massimo 15-20 cm o un altro tipo ??

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  9. Ciao Rossella! Grazie per la risposta! Adesso le friggerò con tutti i tentacoli come fai tu. Io semplicemente le sbollentavo e friggevo l'ombello. Ma ho visto, dalle immagini del tuo blog, che tu le friggi con tutti i tentacoli e le farò così anche io, anche perchè dovrebbero venire oiù "abbondanti". Proprio stamattina ne ho pescate un bel po'. Sono di Palermo e spesso se ne trovano parecchie. Ti mando due link di due video del mio canale youtube dove ti faccio vedere come le pesco e come le cucino. Un abbraccio! Grazie

    https://www.youtube.com/watch?v=6n0l_zFwqDs

    https://www.youtube.com/watch?v=RwapMn0sB8o

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  10. Dimenticavo. Mangio solo la specie che fai vedere nel video. Mai provate le altre. So che c'è gente che mangia anche la Cotylorhiza tuberculata, che può raggiungere grandi dimensioni. Hai mai provato a mangiare gli "ogghiuammari" (da noi), cioè l' anemonia sulcata? molto buone! Sono una prelibatezza sarda (le chiamano orziadas lì) e anche da me in Sicilia (in alcune zone, in altre le sconoscono).

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    1. A Pantelleria chiamano l'anemone "olio di mare" perchè provoca ustioni come l'olio caldo... Ho provato a raccoglierlo (con i guanti) ma è un animaletto che si difende rintandosi e facendosi piccolo.... poi ho scoperto che è protetto.....

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    2. Gianluca Albeggiani11 marzo 2019 alle ore 10:48

      Sì, Rossella, in verità so che in Sardegna è diventara specie protetta perchè essendo una prelibatezza, lì, c'è stato un saccheggio indiscriminato. Sarà protettopanche in altre zone. In Siciia è diffusissima e la traduzione di ogghiuammari è proprio "olio a mare" (ogghiu=olio a=a mari=mare) per via delle ustioni che può provocare proprio come l'olio caldo e come dicevi tu. Dovresti raccoglierli con una forchetta con i rebbi un po" piegati. Ti avvicini al "piede" dell'animale, arrotoli un po' come gli spaghetti e tiri.

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    3. Sei un esperto !! grazie dell'indicazione ... vedrò queste estate ... Ciao !!!

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  11. Ma anche quelle piccole trasparenti con un cerchio viola scuro si possono fare?

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    1. Dovresti essere più preciso/a nella descrizione. Dalla descrizione sembrano essere Velella velella ma non credo che queste siano commestibili poichè sono molto cartilaginee. Se parli della Rhizostoma pulmo dicono sia commestibile (io non l'ho mai assaggiata) però, viste le sue dimensioni, va tagliata, così come la Cotylorhiza tuberculata (anche questa non l'ho mai mangiata).

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  12. Ciao Rossella, torno a farmi vivo per segnalarti di avere inserito, recentemente, sul mio canale youtube, altre due "stranezze" nonchè "prelibatezze" del mare. Sulle anemoni fritte avevamo un po' conversato sul tuo blog e mi ricordo che tu le conoscevi e sapevi che si mangiavano e si friggevano (l'unica difficoltà era come raccoglierle e purtroppo, nel video, non avevo con me l'arnese autocostruito, anche se spiego come farlo). In Sardegna sono state protette per il prelievo indiscriminato, in Sicilia, credo per l'abbondanza, non è specie protetta. Poi ti segnalo anche una ricetta fatta con i pomodori di mare, squisiti!!! Ti lascio i link:

    https://www.youtube.com/watch?v=iXaZs-C0V1Y

    https://www.youtube.com/watch?v=oTN8csJ0phY

    P.S. puoi anche non pubblicare il commento visto che è una sorta di pubblicità verso i miei video e la sto facendo sul tuo blog, tranquilla. Volevo solo incuriosirti con nuove ricette che potrai provare quando hai l'occasione di "pescare" queste bontà. Grazie, ciao!

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  13. Ciao Rossella, ti mando il link del video della mia nuova ricetta, la pasta con le meduse. E' buonissima!!!

    https://www.youtube.com/watch?v=mvPbxZVI3fg

    Gianluca, a presto!

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  15. Your post about "Meduse Fritte" is absolutely fascinating! The way you've captured the essence of this dish and shared your culinary adventure is both informative and delightful to read.
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