A maggio arrivando a Pantelleria sono rimasta due giorni a Trapani perchè la nave non partiva per il mare mosso e lì ho incontrato un venditore di ...polpi secchi !! Li teneva lì in bella mostra, disidratati, duri, un po' mostruosi...
Li ho comprati, dovevo provarli. A Pantelleria poi ci ho messo un po' prima di provarne uno. Insomma non è proprio così che penso il pesce....
Li ho tenuti a bagno per 24 ore cambiando l'acqua spesso.
Ho fatto bollire vino bianco e acqua con foglia di alloro, fetta di limone, prezzemolo e tappo di sughero (che non ho la minima idea se serva veramente a rendere la piovra più morbida ma io ce lo metto).
Ho inserito i tentacoli e li ho tirati su per tre-quattro volte e poi ho fatto bollire il polpo per circa un'ora. Dopo ho lasciato il polpo a raffreddare nella sua acqua.
Ho poi pulito i tentacoli, affettato il tutto e condito con olio e limone. L'ho accompagnato con patate bollite e maionese. La cosa che più mi ha colpito è stata la consistenza tenera e allo stesso tempo ben compatta, il sapore è diverso, meno delicato.
Devo dire che avere lì nel frigo, in una confezione sotto vuoto, un polpo pronto all'uso per tutta l'estate è una cosa che mi ha divertito e aiutato.
A Pantelleria c'è la grotta di Benikulà o del "bagno asciutto" ed è una grotta dove si può fare una sauna, o meglio, un bagno turco perchè all'interno fuoriesce un vapore umido e decisamente caldo, che permette di sudare. E' un po' in montagna, si raggiunge facendo un percorso a piedi e da lì si vede la valle Monastero. E' una delle tante magie salutiste di Pantelleria, insieme alle varie vasche di acqua calda e ai fanghi. E' il vulcano che fa sentire la sua benevola presenza in tanti modi.
Quello che affascina è che queste risorse sono lì a disposizione di tutti, non sono ingabbiate in strutture, non sono a pagamento.... sono un dono della natura a disposizione di chi ne vuole usufruirne. Trovo che i panteschi siano stati generosi e saggi nel lasciare così le cose.