Dolce senese, tipico natalizio, il Panforte ha un'origine molto antica. Con l'arrivo, nella seconda metà del XIII secolo, delle spezie dall'oriente si ha già documentazione del Panpepato, antenato dell'attuale Panforte.
Si racconta che i primi a preparare i Panpepati furono le suore camaldolesi di Montecelso presso Fontebecci.
Anche se, su alcuni documenti, si dice che alcuni servi e coloni del monastero fossero obbligati a portare come dono alle monache dell'Abbazia di Montecelso "panes melatos e pepatos"....
La leggenda vuole invece che il Panpepato sia stato creato da suor Ginevra, che chiusasi in convento per dispiaceri amorosi, mentre era intenta a preparare il panmelato sentì delle voci dalla strada e apprese che il suo amato non era morto nelle Crociate... e per la gioia incominciò a buttare nell'impasto che stava preparando frutta secca, canditi, spezie...creando così il panpepato.
Però un'altra leggenda vuole che sia suor Berta a preparare il primo Panpepato, la suora preoccupata per le condizioni dei senesi debilitati per l'assedio della città, preparò questo dolce altamente energetico.
E si parla anche di una suor Leta che raccogliendo dalla madia le spezie e la frutta secca fuoriuscita dai sacchi, con l'aggiunta poi di miele abbia fatto questo saporitissimo dolce.
Grazie alla via Francigena, che passando per Siena collegava Roma con l'Abbazia di Canterbury, il Panpepato si diffuse da Roma alle corti austriache.
In occasione della visita a Siena della regina Margherita di Savoia nel 1879, in visita per il Palio d'agosto, il Panpepato viene modificato, reso più gentile con la vaniglia a posto del pepe nero, alleggerito un po' delle spezie, ricoperto di zucchero a velo e diventa così l'attuale Panforte Margherita.
Anche l'Artusi nel suo libro "La Scienza in cucina e l'arte di mangiare bene" nel 1891 raccomanda il Panforte come dolce natalizio.
Le mie origini toscane reclamano per le feste un buon panforte e questa è la ricetta che ho elaborato, alleggerendo ancora un po' le dosi delle spezie, omettendo lo zenzero......
Ingredienti
mandorle 360 gr
nocciole 140 gr
cedro e arancia canditi 230 gr
datteri grossi 4
prugne secche denocciolate 4
fichi secchi 4
farina 250 gr
noce moscata in polvere 1 cucchiaino
cannella in polvere 1 cucchiaino
zucchero 300 gr
miele 1 tazza
zucchero a velo
Ostie diametro 15 cm.
Preparazione
Tostare le mandorle e le nocciole in forno a 180° per circa 10 minuti. Alcuni minuti in più se le mandorle e le nocciole hanno la pellicola esterna, dopo sfregarle in un asciughino per toglierla.
Sminuzzare metà delle mandorle e metà delle nocciole.
Tagliare a cubetti piccoli i cedri e l'arancia canditi; tritare fichi, prugne e datteri e unire il tutto alle mandorle e nocciole intere e tritate. Setacciarvi sopra farina e spezie.
A fuoco basso in un pentolino sciogliere lo zucchero e il miele e far cuocere per circa 10 minuti.
In una pentola con un bel fondo spesso, unire miele e zucchero sciolti e il resto degli ingredienti.
Mescolare energicamente e a fuoco basso fino a quando tutti gli ingredienti non siano diventati un impasto omogeneo.
Carta da forno sulla teglia del forno, disporre tre ostie se si vogliono dei panforti alti solo 2 cm, altrimenti usare solo due basi.
Le ostie le ho prese in un negozio di articoli per la chiesa (mi sentivo tanto una suora camaldolese...) ma Plurimix Bosch le vende anche per corrispondenza.
Appiattire l'impasto sulle ostie con le mani umide e cuocere in forno per 20 minuti a 160°.
Quando tutto è freddo spolverizzare con zucchero a velo.
Con questa ricetta partecipo al contest di Ornella "Natale e dintorni: dolcezze da tutto il mondo" del blog "Il giardino dei sapori e dei colori".
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Io non sono una gran patita del panforte, ma ti assicuro che quando leggo una storia, la storia legata ad una ricetta, la voglia di assaggiarne un pezzettino si triplica. Il tuo panforte ha un aspetto invitantissimo. Complimenti Rossella. Un bacione
RispondiEliminaCiao Rossella, un abbraccio!
RispondiEliminaTrascorso bene il Natale?
Gnam, che ricetta !!!!!!!
Grazie...e grazie anche della "cronistoria" !!!!
Maddy
Io non conoscevo la storia del panforte è stata molto belle leggerla anche del panforte margherita
RispondiEliminaIo adoro il panforte, ma non conoscevo la sua storia...grazie ^__^ un abbraccio
RispondiEliminaGrazie per averci illustrato tutto, anche la storia, ora speriamo che mia madre non veda questo post altrimenti mi costringe a farlo.
RispondiEliminaBuone feste
tamara
Ciao Rossella, che lavorone, ma immagino la soddisfzione, dovrei farlo...il prossimo anno, ello lo adora e se e mangia uno tutto da solo ;-)
RispondiEliminaUn bacione...
mi piace tantissimo il panforte e da adesso ancora di più, grazie! un bacione grande....
RispondiEliminaGrazie per tuttala spiegazione.. mie ra sembrato di legegrla anche in un altro blog.. Cmq sia.. è ottimo.. ma che lavorone per farlo!!!! baci buona giornata .-)
RispondiEliminaTante le origini che potrebbero accompagnare la fattura di questo dolce, io mi associo alla possibilità che sia stata (per vena mia romantica) suor Ginevra, comunque sia è davvero una delizia. Io ho sempre provato tipi di fattura industriale, mai fatto in casa così il tuo post mi è da spunto per farlo da me.
RispondiEliminaTanti sentiti auguri di buon Anno nuovo,
Tì
ciao Rossellina come va? bella la ricettina con la storia interessante, grazie, mai fatto in casa sempre comprato, magari provo e poi ti dico, baci a presto buon anno rosa
RispondiEliminabellissima la storia, grazie per averla condivisa con noi! certo che è un bel lavorone...magari l'anno prossimo ci provo!
RispondiEliminaBuon 2011
Anna76
Rossella con la tua ricetta del panforte farei molto felice mio papà... grazie! Anche per la storia che ci hai raccontato!
RispondiEliminaBaci e buon anno :-)
Ciao Rossella! Io il panforte l'ho sempre comprato confezionato... il tuo è stupendo, sei stata bravissima!!!! Ti mando un bacio, ti faccio tanti complimenti per il blog stupendo e ti sommergo di auguri per uno splendido 2011!!!!!!!
RispondiEliminaCiao,grazie per essere passata!
RispondiEliminaBuono il Panforte! :)
Noooooo il panforte ci piace troppo! Complimenti!
RispondiEliminaBuonissimo!!! Io vivo in romagna al confine con la toscana e ne mangiamo davvero molto ma non ho mai provato a prepararlo da sola, chissà che non cominci ora con la tua ricetta :)
RispondiEliminaun abbraccio e un buon anno
Ciao da Emma,i miei adorano il panforte||||| gli farò una sorpresa quando preparerò questo per loro|||
RispondiEliminaGrazie carissima Rossella!! Io ometterò le nocciole ma sono certa che sarà buonissimo lo stesso! Grazie anche per la "dritta" delle ostie...per me è l'unica possibilità di averle dato che qui in chiesa distribuiscono pane.Un abbraccio e ti auguro un bellissimo 2011!
RispondiEliminaun dolce molto ben augurale ^_______^ grazie della visita e tanti tanti auguri di buon e sereno anno nuovo!!!
RispondiEliminaNon avevo mai pensato all'idea di fare il panforte in casa... ;-)) meraviglia!
RispondiEliminaBuon anno cara Rossella!
Fico&Uva
Spero che suor Ginevra sia scappata dal convento, bellissima questa storia, mi vedo l'eccitazione e il mescolamento gioioso, devo provare a farlo, e' un po' che ci penso, anche senza cedro candito che adoro ma che qui me lo sogno, trovero' l'alternativa.
RispondiEliminaHappy new year!
Rinnovo i miei auguri, uno splendido 2011 per te e tutti quelli che ti sono vicino, Libera.
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