Namastè ! Ecco il link delle foto dell'India ...finalmente sono riuscita a fare un po' di ordine tra le foto e a scrivere questo post.
A novembre siamo stati in Tamil Nadu, Kerala e Karnataca. Da Chennai passando per Mahabalipuram, Thirukkazhukudram, .....Tanjore, Madurai, Periyar, Cochin, Ooty, Mysore, .... Hassan, Hospet, Badami... fino a Goa.
Sicuramente abbiamo visto una parte di India meno inquietante rispetto allo scorso anno. Un India ancora con tanta povertà, ma dove la gente sembra vivere più dignitosamente, dove la fatica del vivere è evidente ma, o noi ci siamo abituati al loro modo di vivere, o effettivamente ci sembrano stare meglio.
Si vivono ancora tante contraddizioni, ma il cambiamento si vede.
Non sempre il cambiamento è così affascinante ai nostri occhi, spesso è solo omologazione con stili occidentali dei quali forse faremmo anche a meno.
Non sempre il cambiamento è così affascinante ai nostri occhi, spesso è solo omologazione con stili occidentali dei quali forse faremmo anche a meno.
Col progresso, e ben venga il progresso per migliorare la qualità della vita, c'è però il rischio di perdere autenticità, spontaneità, correttezza....e la realtà delle cose e dei valori .
Quest'anno la guida era colta, sapeva tante cose ma non era proprio quella bella persona corretta e orgogliosa del suo riscatto che era la guida dell'altro anno.
Abbiamo visto una natura bella, campi di riso di un tenero verde, pavoni liberi e vanitosi davanti alle loro femmine, montagne con balze anche a 2.000 metri coltivate a the, colline che al tramonto sembrano un susseguirsi infinito, un mare luminoso con le sue onde bianche e mucche che camminano ovunque: lungo il mare, in città, sull'autostrada, scimmie ovunque e che sanno quante cose golose portiamo con noi al punto di volermi scippare e cercare di aprire la borsa...
Abbiamo visto templi sorprendenti e raffinati. Ci si chiede quale senso alto della vita e della fede avessero per costruire templi in riva al mare, o templi completamente avvolti da bassorilievi con narrazioni dei loro testi epici, complessi e affascinanti, o templi scavati nella roccia, o templi come quello dedicato a Durga (divinità della maternità) a Mahabalipuram, opere che sembrano moderne con il loro seguire la plasticità delle rocce circostanti.
A Mahabalipuram il meraviglioso bassorilievo della penitenza di Arjuna ha anche note ironiche: Arjuna sta facendo penitenza per ingraziarsi gli dei per il suo futuro e poco più in là si vede un gatto, circondato da topi, nella stessa posizione di meditazione ....
Abbiamo visto molti templi dravidici con gopuram pieni di una immensità di figure mitiche e visto rituali di fede sconosciuti. Templi con dentro mucche sacre e elefanti, gli elefanti nei templi spesso battono la proboscide in testa ai fedeli, la pipì delle mucche viene usata come acqua benedetta, i bramini inondano Nandì, la statua del toro veicolo di Shiva, di latte, curcuma, miele, erbe... con la gente lì davanti in adorazione.
Quest'anno i fedeli mi sono sembrati così simili a noi cattolici, così raccolti, concentrati e in adorazione. L' anno scorso i fedeli jainisti invece ci erano sembrati ipercinetici nei loro rituali di preghiera così diversi dai nostri.
Abbiamo visto tanti templi dedicati a Shiva dove le persone adorano il "lingam" (un grande fallo) una sorta di rappresentazone divina della potenza creatrice di Shiva.
E le statue di Shiva danzante del 10-12 secolo sono le cose più armoniose, grandiose e divinamente "femminili" che abbiamo visto.
L'India ispira questo piatto, la base della "frittata" di verdure (senza uova) è fatta con l'impasto dei dosa, croccanti sfoglie rotonde che accompagnano tanti piatti in India.
Ho provato a rifare i dosa ma la sottigliezza dei dosa indiani rende improponibili i miei. In questo caso la pastella dei dosa, con l'aggiunta di un po' di curry, è diventata la base per questa frittata-non frittata.
Ingredienti
riso basmati gr. 35
lenticchie gr 90
acqua gr 250
peperoncino dolce in polvere
curry mezzo cucchiaino
lievito in polvere un cucchiaino
sale
verdure varie cotte (peperone, sedano, carote, zucca, cipolla..)
Preparazione
Lasciare in ammollo per una notte il riso e le lenticchie nell'acqua.
La mattina dopo frullare bene, aggiungere il peperoncino, il lievito, il curry e far riposare a temperatura ambiente fino all'ora di pranzo.
Aggiungere il sale e le verdure già pronte e amalgamare bene e cuocere l'impasto in una padella antiaderente con un filo d'olio per circa dieci minuti per parte.
E le statue di Shiva danzante del 10-12 secolo sono le cose più armoniose, grandiose e divinamente "femminili" che abbiamo visto.
Come una frittata di verdure
L'India ispira questo piatto, la base della "frittata" di verdure (senza uova) è fatta con l'impasto dei dosa, croccanti sfoglie rotonde che accompagnano tanti piatti in India.
Ho provato a rifare i dosa ma la sottigliezza dei dosa indiani rende improponibili i miei. In questo caso la pastella dei dosa, con l'aggiunta di un po' di curry, è diventata la base per questa frittata-non frittata.
Ingredienti
riso basmati gr. 35
lenticchie gr 90
acqua gr 250
peperoncino dolce in polvere
curry mezzo cucchiaino
lievito in polvere un cucchiaino
sale
verdure varie cotte (peperone, sedano, carote, zucca, cipolla..)
Preparazione
Lasciare in ammollo per una notte il riso e le lenticchie nell'acqua.
La mattina dopo frullare bene, aggiungere il peperoncino, il lievito, il curry e far riposare a temperatura ambiente fino all'ora di pranzo.
Aggiungere il sale e le verdure già pronte e amalgamare bene e cuocere l'impasto in una padella antiaderente con un filo d'olio per circa dieci minuti per parte.
mia mamma adora l'india e ci va spesso per cui la conosco bene, anche io l'ho vista parecchi anni fa.un paese che lascia il segno
RispondiEliminaciao Rossella, che belle esperienze, molto interessante vedere le diverse popolazioni con i loro usi e costumi, si imparano molte cose, bella la frittatina, complimenti, grazie per la ricetta, buona settimana rosa
RispondiEliminaSono sempre affascinata dall'India così come dalla sua cucina ricca di profumi e si di sapori.
RispondiEliminaLa tua frittata è un invito.
Carissima Rossella aspettavo di leggere il post sull'India e,soprattutto,di vedere le fotografie.
RispondiEliminaGrazie per averle condivise con noi,un abbraccio.
Cara Rossella,
RispondiEliminaviste le foto, complimenti, hai fatto una bella selezione!!!
Un abbraccione
Annarella
Quanti bellissimi colori nelle tue foto Rossella!! Dev'essere stata un'esperienza meravigliosa visitare l'India...è un paese così pieno di contrasti... La tua ricetta è molto interessante!! La proverò sicuramente, magari durante questo periodo di Quaresima, vista l'assenza di carne!! Un caro saluto, Mary
RispondiEliminacomplimenti per le magnifiche foto, sono una più belle delle altre e che colori, intanto ci gustiamo questa bella frittata
RispondiEliminaChe bel post! Vado subito a vedere le foto. La frittata è molto golosa ed interessante! Un bacio
RispondiEliminaIl lavoro che hai fatto per questo post ti ripaga con la sua incredibile bellezza! Con le foto hai catturato momenti e colori magici! Non credo che andrò mai in India, ma ogni tanto andrò a rivedere il tuo link! Grazie per aver raccontato questo incredibile paese, che con la sua autenticità e dignità lascia un profondo ricordo! Un abbraccio!
RispondiEliminaSou fascinada pela Índia, com a sua cozinha cheia de aromas e sabores.
RispondiEliminaBeijo.
Nita
Sempre bello vedere le tue foto e leggere delle tue impressioni di viaggio.
RispondiEliminaBella ricetta, come tutte le tue del resto.
Buon fine settimana e serena notte
Sorrisi per te :-D
Ciao Rossella, che bella idea questa frittata senza uova, perfetta anche per i vegani. Non credo che andrò mai in India per cui mi godo le tue foto ed i tuoi racconti, bata chiudere gli occhi e partire. Un bacio.
RispondiEliminaAfter I initially left a comment I seem
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Many thanks!
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