Circa un anno fa ho fatto quest'incredibile incontro, questo come tanti altri, e dopo aver fatto queste foto indiscrete, mi sento sempre più imbarazzata a mangiare pesce; non penso che diventerò mai un'esaltata che drasticamente cambia e si mette pure a giudicare chi non è cambiato, no, sicuramente, ma vorrei saper rinunciare al pesce per rispetto alla loro vita.
Però... è buono, leggero, fa bene...e si finisce per mangiarlo.
Tanto più d'estate, al mare, spesso arriva sulla nostra tavola. E non è solo il desiderio di amici che condividono il pranzo con noi a far emerge il mio solo un po' inibito...
La scorsa estate accanto a noi al mare è risalito un sub con dei bei pesci, e sapeste che frenesia nel cercare tra i nostri amici chi avesse soldi da imprestarci, per raccimolare quei 30 euro per comprare la leccia di un chilo e mezzo, che un'ora dopo sfilettavo per farla subito al forno su due rametti di rosmarino...
L'essere un predatore un po' primitivo non è solo del sub, ma anche mio. Sento veramente l'avidità, il bisogno di possesso e poi di assaporare quel cibo stupendo, ingurgitando poi tutto in un tempo sempre sempre troppo breve...
Due parti di me molto diverse, contraddizioni tra sensibilità nascenti e bestialità antiche. Sono però convinta che siamo destinati a diventare vegetariani...
Sfogliette con semi di papavero
Realizzate con la finta pasta sfoglia di
Adriano, leggermente più leggera di qualsiasi altra sfoglia.
Ingredienti
250gr farina 00
250gr formaggio spalmabile (tipo Philadelphia o simili)
160gr burro morbido
2 pizzichi abbondanti di sale
semi di papavero
Preparazione
Setacciare la farina con il sale, unire il formaggio ed il burro a pezzetti e mescolare fino ad ottenere un impasto un po' "bricioloso".
Avvolgere con della pellicola questo pre-impasto, dandogli la forma di un rettangolo con un lato di una metà più lungo dell’altro, alto un dito circa.
Metterere in frigo fino al giorno successivo.
Sistemare l’impasto sulla spianatoia leggermente infarinata e dare un giro semplice (a tre), come per la comune pasta sfoglia, cioè si tira la pasta solo da un verso e si ripiega questa parte più lunga come un pieghevole a tre lati, in modo che i tre lati piegati abbiano la stessa lunghezza e siano sovrapposti. Tenere i lati aperti lateralmente. Mettere in frigorifero per mezz'ora.
Per vedere come si fa l'operazione della piegatura semplice a tre, andare da Adriano.
Ripetiamo l’operazione altre due volte, sempre col riposo di mezz'ora in frigorifero e sempre tirando la sfoglia e facendo poi tre giri semplici in tutto. All’inizio l’impasto apparirà granuloso e disomogeneo, ma al terzo giro si uniformerà.
A questo punto di può stendere sottile, circa 2 - 3mm.
Ritagliare con gli stampini, con un pennello bagnare (con una miscela di acqua e sale) le forme ritagliate e spargere sopra i semi di papavero.
In forno a 180° per 18 minuti.
La pasta non utilizzata si può surgelare, per averla pronta da usare la prossima volta.